Chas Laborde: Prozio di Marie-Claude Laborde

Nato nel 1886, d'origine bearnese, era al contempo reporter, pittore, incisore, disegnatore umoristico, illustratore di libri e poeta.

É stato uno dei grandi artisti dell'inizio del XX° secolo. Era aperto al mondo ed alla vita. Colette dice di lui, dopo che ha illustrato "Claudine", "Ha fatto fiorire venti di questi villaggi, con i suoi colori d'un verde fresco, d'un rosa di tulle. L'uno ha il suo campanile, gli altri chi un trenino, chi un filare di pioffi, chi una casa, chi un gruppo di ragazzine accanto alla scuola."

Pierre Mac Orlan lo incontrava spesso sulla Butte Montmartre, con il suo blocchetto di schizzi in tasca. Come Toulouse Lautrec, lo si vedeva alle Folies-Bergères, come al Moulin Rouge.

Viaggiatore, testimone della sua epoca, lo trovi in Inghilterra a New York come a Berlino e a Mosca, perfino in Spagna nel 1936.

Sono suoi amici nomi famosi come Colette, Marcel Aymé, Paul Morand, Pierre MacOrlan, Francis Carco, Gus Bofa Dignimont, Van Dongen, Ravel, Albeniz, Valéry Larbaud, Jean Giraudoux, Dufy... Ha illustrato opere di Anatole France, appena vincitore del premio Nobel, Colette con "L'Ingenua Libertina" et "Claudine".

Disegna e dipinge le scene della vita quotidiana.

Si trova al Caffé de la Rotonde con con i suoi amici, Picasso, Derain, Kisling, Foujita ed altri. Saranno loro a rinnovare il mondo dell'arte.

Gli si devono, oltre alle sue numerose illustrazioni, delle suites di quadri reunite in albums come "Vie e Volti di Parigi", "Vie e volti ai Londra", "Vie e volti di Mosca", "Volti della rivoluzione spagnola", "Parigi nel 1937", "Quadri di Parigi".

Articolo su Chas Laborde, "Mémoire d'images"

"Chas Laborde : Le flâneur sentimentale." Cliccare per leggere l'articolo.

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